
Emicrania
Un tipo particolare di emicrania è l’emicrania con aura visiva. Spesso il disturbo più preoccupante per il paziente con questa forma di emicrania è il calo transitorio della vista per cui si rivolge urgentemente ad un oculista. L’oculista quando non riscontra anomalie a carico dell’occhio indirizza successivamente il paziente al neurologo nel sospetto di emicrania con aura. Cosa succede durante l’aura? Si può avere un’idea attraverso alcuni video in rete: https://www.youtube.com/watch?v=qVFIcF9lyk8
In pratica appare nel campo visivo una piccola zona cieca che si ingrandisce progressivamente e si muove lentamente; quest’area cieca, detta “scotoma” con termine medico, può essere scura oppure animata all’interno da luci, figure geometriche, zig-zag, spirali, anche colorate e in movimento. Il disturbo dura da alcuni minuti fino a un massimo di un’ora ed è accompagnato o seguito dal mal di testa. Qualche rara volta il mal di testa non è presente.

Scotoma nell’emicrania con aura (da Wikimedia commoms)
La classificazione internazionale delle cefalee descrive l’emicrania con aura come un attacco caratterizzato da un disturbo visivo che si sviluppa gradualmente, dura al massimo 60 minuti, e regredisce completamente, accompagnato o seguito da mal di testa emicranico. In questa definizione sono presenti i due elementi fondamentali dell’aura emicranica: lo sviluppo graduale del disturbo visivo e la sua completa reversibilità.
Nell’emicrania con aura possiamo avere non solo sintomi visivi ma anche sensitivi (formicolio ad un braccio e intorno alla bocca), disturbi motori (riduzione della forza e difficoltà di movimento ad una metà del corpo), e difficoltà nella parola. Sono tutti sintomi preoccupanti per il paziente e devono essere indagati a fondo.
Solitamente vengono effettuati esami come la TAC e la Risonanza Magnetica cerebrale che forniscono un’immagine del cervello ed escludono patologie diverse dall’emicrania e più preoccupanti.
Nell’emicrania le tecniche di “neuroimaging” come la TAC e la Risonanza Magnetica normalmente non evidenziano alterazioni nella struttura del cervello. Allora dove sta la causa dell’emicrania e dell’aura?
Cause dell’emicrania
L’origine dell’emicrania è oggetto di indagine da diversi decenni. Quando compare il disturbo visivo o “aura emicranica” si rileva un’anomalia di funzionamento nelle aree visive della corteccia cerebrale, che si trovano nella parte posteriore o occipitale del cervello: in questa zona le cellule nervose che ricevono segnali elettrici dalla retina dell’occhio entrano in una sorta di black-out, si deprime la loro attività e parallelamente si riduce il flusso di sangue nell’area occipitale. Il disturbo si estende progressivamente nelle aree adiacenti e ciò viene percepito visivamente dal paziente come un progressivo allargamento di una zona visiva offuscata o cieca. Passato il tempo necessario che può essere di qualche decina di minuti l’area visiva occipitale riprende a funzionare in pieno e la vista ritorna normale. A questo punto di solito subentra un forte mal di testa.

La depressione dell’attività elettrica occipitale durante l’aura visiva dell’emicrania
(http://artlibre.org/licence/lal/e)
I primi attacchi sono quelli che colgono di sorpresa il paziente e che preoccupano di più. Una volta che è stata chiarita la diagnosi il paziente può essere rassicurato del fatto che il disturbo visivo è transitorio, il recupero della vista è completo, e che gli attacchi di emicrania con aura si presentano a volte in successione per qualche settimana ma poi trascorrono intervalli di tempo molto lunghi, anche di mesi o anni, senza attacchi.
Gli attacchi di emicrania non preceduti dai disturbi visivi sopra descritti si definiscono “emicrania senza aura” ed è utile sottolineare il diverso comportamento delle due forme di emicrania, senza aura e con aura, in gravidanza: le donne che soffrono di emicrania senza aura, particolarmente se riscontrano un legame dei loro attacchi con la fase mestruale, è probabile che osservino un miglioramento durante la gravidanza. Questo continua per tutta la durata della gravidanza e dell’allattamento fino al ritono delle mestruazioni. Al contrario chi soffre di emicrania con aura è probabile che continui a soffrirne anche durante la gravidanza e quando l’emicrania compare per la prima volta durante la gravidanza è probabile che sia preceduta dall’aura.
Per quanto riguarda la prevenzione vedi anche gli articoli su magnesio e emicrania e su disidratazione e emicrania .
Un tipo particolare di emicrania è quella con aura visiva caratterizzata all’esordio dalla presenza di uno scotoma, una piccola macchia cieca nel campo visivo che persiste per diversi minuti e quando scompare è seguita da mal di testa: se l’oculista esclude patologie a carico dell’occhio è bene rivolgersi a uno specialista in cefalee.
Autore: Domenico Piazza