Esistono vari modi per curare una cefalea.
Per arrivare alla cura bisogna prima stabilire la diagnosi (emicrania? cefalea tensiva? qualcos’altro?) e per ciò è necessario rivolgersi a un medico.
La cura delle cefalee è un argomento molto vasto, esistono vari approcci, vi sono terapie farmacologiche sia per risolvere gli attacchi, sia per prevenirli e quindi per una cura duratura.
Quando gli attacchi di mal di testa sono molto frequenti e forti, almeno 4 o 5 al mese, è più utile intraprendere una terapia preventiva. Le terapie preventive hanno lo scopo di rafforzare le difese dell’organismo e in questo modo esercitano un effetto curativo riducendo il numero e l’intensità degli attacchi. In alcuni casi si ha anche la scomparsa temporanea o definitiva del mal di testa.
Un altro indubbio vantaggio delle terapie preventive è che si riduce il numero di analgesici assunti. Infatti chi soffre spesso di mal di testa oltre agli effetti negativi dell’attacco in sè soffre anche per gli effetti collaterali degli analgesici, soprattutto quando è costretto a utilizzarli spesso.
La prevenzione si basa sia su un corretto stile di vita, di cui si parlerà a parte, sia su approcci farmacologici e non farmacologici.
Tra i trattamenti non farmacologici uno dei più diffusi e meglio studiati è l’agopuntura, che fa parte della medicina tradizionale cinese.
Esistono studi che dimostrano l’efficacia dell’agopuntura sia nella cefalea tensiva sia nell’emicrania.
L’agopuntura consiste nell’infissione di aghi molto sottili in punti particolari della pelle; questi punti si trovano sul decorso di linee che vengono dette meridiani o canali.
Il meridiano nella medicina cinese svolge una funzione di collegamento tra le parti che raggiunge nel suo tragitto, e attraverso i rami che si dirigono in profondità collega i punti superficiali con gli organi profondi e con le loro funzioni.
Per esempio se il dolore è localizzato nella parte laterale della testa a livello della tempia, è utile collocare degli aghi sul meridiano che partendo dal piede raggiunge la tempia: questo meridiano si chiama meridiano di vescica biliare.
Non stupisce che per trattare il mal di testa si debbano mettere degli aghi in posti così distanti perché esiste sempre un collegamento tra il punto dove viene posto l’ago e il disturbo da curare.
I meridiani formano un sistema di collegamenti, di relazioni tra le varie parti del corpo, e utilizzando queste relazioni è possibile riportare la salute dove è stata persa.
Nella Medicina Cinese sono descritti vari tipi di meridiani; quelli più studiati sono i Meridiani Principali che prendono il nome dagli organi e visceri a cui fanno riferimento (per esempio meridiano del Fegato e meridiano del Cuore).
La medicina cinese considera la salute come il risultato dell’equilibrio tra le varie parti del corpo, tra la mente e il corpo, e tra il corpo e l’ambiente esterno.
La perdita di questo equilibrio, di questa armonia porta alla malattia.
Questa concezione può essere paragonata all’idea della medicina occidentale che la salute dipende dagli equilibri regolati dalla mente e dal sistema nervoso e immunitario, idea che ha portato alla nascita di una nuova disciplina: la psico-neuro-endocrino-immunologia.
Questa idea non fa che riprendere in chiave moderna quanto era già noto da alcuni millenni a chi praticava l’agopuntura: l’uomo deve essere considerato un tutto e non la somma di tanti organi.
Questa visione è alla base di tutte le terapie “olistiche”: l’agopuntura antica di millenni, e l’omeopatia nata a inizio ‘800.