Ogni cefalea merita un consulto medico e deve essere indagata in modo approfondito. Questo vale anche per la cefalea a grappolo che spesso rimane misconosciuta per anni facendo sottoporre i pazienti a terapie inutili per ipotetiche “sinusiti” o “nevralgie del trigemino”.
Per evitare che anche a te accada la stessa cosa dedica pochi minuti a leggere questo post e sarai in grado di riconoscerla.
La cefalea a grappolo ha delle caratteristiche così particolari che è quasi impossibile scambiarla con una emicrania, una cefalea tensiva o una nevralgia del trigemino.
Si tratta di attacchi di feroce mal di testa in genere intorno a un solo occhio, sempre dallo stesso lato, di durata compresa tra un quarto d’ora e tre ore, che poi scompaiono, ma si ripetono anche 2-3 volte al giorno o più, e sono accompagnati da fenomeni neurovegetativi come arrossamento e lacrimazione dell’occhio, chiusura della narice o secrezione nasale dal lato del dolore. Dopo alcune settimane o qualche mese come era venuta la cefalea a grappolo se ne va (cefalea a grappolo episodica). Questo è l’andamento tipico, ma ci sono pochi sfortunati che ne soffrono sempre, e gli attacchi persistono quotidianamente per anni (cefalea a grappolo cronica).
Nella maggioranza dei casi l’andamento è in fasi che durano qualche settimana, per questo si chiama cefalea a grappolo, perché gli attacchi sono tutti ravvicinati e concentrati in un “grappolo”.
La cosa più strana è che questo dolore, così forte che risulta difficilmente sopportabile, dura abbastanza poco, è come se si sfogasse tutto in un’ora o due e poi passa completamente. Ma ritorna dopo qualche ora, in genere a orari abbastanza fissi, sia di giorno che di notte, quindi chi ne soffre non vive mai tranquillo, è sempre in ansia, nell’attesa che arrivi l’attacco successivo.
L’altra caratteristica è che se comincia a colpire l’occhio destro, per tutta la durata del grappolo sarà sempre dallo stesso lato.
Solo in un altro grappolo di attacchi potrà colpire invece il lato sinistro e l’occhio sinistro.
La cefalea a grappolo necessita di un trattamento immediato vista l’intensità del dolore: esistono dei farmaci preventivi che assunti durante il grappolo possono in molti casi prevenire gli attacchi, ed esistono farmaci da usare durante l’attacco.
In realtà il trattamento più semplice per l’attacco non è un farmaco ma una sostanza naturale, l’Ossigeno, che deve essere inalato al 100% in maschera, come viene fatto in Pronto Soccorso, oppure con un’apparecchio portatile.
I suggerimenti più utili per prevenire gli attacchi di cefalea a grappolo sono:
- Mantenere un ritmo sonno-veglia regolare dal momento che i cambiamenti di orario del sonno possono provocare l’inizio di un grappolo; d’altra parte quando il grappolo è iniziato si è visto che la privazione di sonno (una notte in bianco) è in grado di prevenire gli attacchi il giorno seguente o per più giorni.
- Astenersi completamente dall’alcool durante il grappolo perché scatena immediatamente l’attacco; non è necessario restare astemi tutta la vita, quando il grappolo è finito l’uso moderato non determina cefalea
- Evitare di respirare sostanze volatili come solventi, benzina e tabacco che possono scatenare gli attacchi
aprile 21, 2016 alle 4:02 PM
Sono cinque anni che ne soffro in continuazione e da 25 che mi è stata diagnosticata. Ossigeno al momento visto che isoptin non funziona più è normale che duri 5anni prima era a DX ora a SX e mi durava all’incirca 2mesi ora sono 5 anni che non ne ESCO più
aprile 12, 2013 alle 4:01 PM
la cefalea a grappolo non ha nulla a che vedere con l’ernia cervicale nè con la cisti di Thornwaldt; per la terapia è meglio rivolgersi a un Centro Cefalee o a uno specialista e il farmaco di prima scelta è il verapamil.
Contatti pure l’ambulatorio cefalee del nostro Ospedale
Cordiali saluti