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Ricerca scientifica e medicina tradizionale nelle cefalee


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Diagnosi della cefalea: cosa raccontare al medico?

 

Per capire di che tipo di cefalea si soffre è necessario arrivare a una diagnosi precisa e ciò è possibile rivolgendosi a un medico.

Ma come affrontare la visita?

Cosa si attende il paziente dal medico? Una diagnosi e una terapia.

Cosa si attende il medico dal paziente? Prima di tutto un racconto, una descrizione.

Non è sufficiente dire “ho mal di testa” …seguito da un lungo silenzio come se adesso fosse tutto chiaro.

La cefalea, il mal di testa, è quanto di più variabile e soggettivo esista, e quindi il punto di partenza è sempre il racconto, la descrizione dei “miei” sintomi, del “mio” mal di testa e di come si intreccia con la mia vita.

Solo passando attraverso questa descrizione è possibile arrivare alla fine ad una conclusione: il medico riesce a quel punto a incasellare il racconto in una diagnosi, facendo riferimento alla classificazione delle cefalee, e quindi potrà dire se si tratta di emicrania, di cefalea tensiva o che altro.

Se la descrizione fornita è chiara si evitano anche inutili e costosi accertamenti diagnostici,

Sottolineo che la classificazione è uno strumento limitato, ci sono anche qui zone d’ombra, ma comunque dà l’orientamento di fondo, da cui poi dipende la terapia.

Quali sono gli elementi che devono emergere nel racconto?

  1. la storia temporale: l’andamento nel tempo, età di inizio, evoluzione in rapporto alle tappe della vita: studio, lavoro, vacanze …

  2. cosa succede durante un attacco di mal di testa? Come è il dolore? E’ di tipo pulsante o quali sensazioni produce? In quale parte della testa? Quanto dura? Quanto è forte? Cosa faccio o non riesco a fare?

  3. per la donna è importante descrivere come le mestruazioni, le gravidanze, la menopausa influenzano la cefalea

  4. indagare sempre i rapporti della cefalea con lo stress ( ho scoperto che esiste un 5% di persone che affermano di non avere stress, ma l’altro 95% dovrebbe interrogarsi su questo punto); il mal di testa è cominciato o si è aggravato con un cambiamento nel lavoro, nella vita familiare o di altro tipo?

  5. come influiscono i fattori climatici? Il freddo, il caldo, l’umido, il vento

  6. che cosa nella mia esperienza personale scatena una cefalea? Una classica domanda a cui una persona introspettiva risponde subito con sicurezza elencando tutti i fattori che secondo la sua esperienza scatenano il mal di testa, mentre altri non si sono mai posti il problema e quindi devono cominciare a prestare attenzione ai fattori scatenanti

  7. accanto al mal di testa esistono altri problemi di salute e come sono stati curati?

  8. alla fine, ma solo alla fine, quali sono i farmaci che si assumono abitualmente e il loro effetto; moltissime persone forniscono questa informazione all’inizio del colloquio e non aggiungono altro come se questo fosse un elemento determinante; è l’ultima cosa da dire.

Un colloquio franco con il medico è indispensabile  nella diagnosi del tipo di cefalea e molte volte rende superflui accertamenti diagnostici dispendiosi e non privi di effetti collaterali.


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Emicrania e cefalea tensiva: classificazione

 

Sul termine cefalea esiste molta confusione. Cefalea non è sinonimo di emicrania, è un termine più generico che indica semplicemente un sintomo: il “mal di testa”.

Infatti cefalea è un termine derivato dal greco dove “kefalos” vuol dire testa.

Quindi cefalea indica genericamente “mal di testa”.

Una generica cefalea a sua volta può essere di tipi diversi, e qui entrano in gioco altri termini come “emicrania” o “cefalea tensiva” che indicano dei tipi particolari di cefalea.

La parola “emicrania” vuol dire “mezza testa”, ed è nata quindi per indicare quelle forme molto comuni di mal di testa che colpiscono solo un lato, destro o sinistro, della testa.

Ma in epoca moderna emicrania è diventato un termine più complesso cioè indica una forma particolare di mal di testa, che deve possedere una serie di caratteristiche e non basta che colpisca un solo lato.

Queste caratteristiche sono state definite ed elencate  dalla Società Internazionale delle Cefalee, che si è presa il compito di definire non solo l’emicrania, ma anche gli altri tipi esistenti di cefalea.

Così è nata la classificazione della Società Internazionale delle Cefalee, la cui ultima versione è quella del 2004.

Rivolta agli addetti ai lavori non chiarisce tuttavia gli interrogativi di chi si avvicina per la prima volta all’argomento.

Lasciando a chi vuole il compito di consultare la classificazione delle cefalee tramite web, e ricordando che quanto qui descritto non sostituisce una accurata visita medica,  può essere utile affrontare il discorso fornendo delle linee di orientamento.

Il mal di testa può essere la spia di un disturbo anche grave che necessita di visita medica e di esami specialistici.

Spesso al termine di questo percorso viene fatta la diagnosi di cefalea primaria.

Questo è lo snodo principale. Cosa si intende per cefalea primaria? Significa che gli esami fatti non hanno evidenziato nessuna causa evidente di cefalea escludendo una cefalea secondaria a qualche altra malattia (cefalea secondaria o sintomatica). Se non esistono altre malattie il mal di testa viene definito cefalea primaria o essenziale.

In altre parole se il dolore ha una causa dimostrabile, per esempio una sinusite, allora è “secondario”, cioè curando la sinusite scomparirà anche il dolore. Se invece non c’è causa evidenziabile allora il mal di testa si produce da solo ed è detto “primario”.

Le due forme più comuni di cefalea primaria sono l’emicrania e la cefalea tensiva.

Ecco due termini che si incontrano spesso quando si parla di mal di testa ma che dobbiamo usare nel modo corretto.

Innanzitutto l’emicrania e la cefalea tensiva hanno una cosa in comune: sono cefalee primarie e se sono stati fatti degli accertamenti medici questi non hanno evidenziato delle patologie che possano causare mal di testa.

In un certo senso la loro origine risulta più misteriosa, proprio perché sono delle cefalee essenziali.

Sulla causa di queste cosiddette cefalee essenziali parlerò in un’altra pagina.

Ma anche se entrambe sono cefalee essenziali, emicrania e cefalea tensiva sono molto diverse tra di loro, e le caratteristiche principali sono riportate proprio nella Classificazione di cui si parlava sopra.

Principali caratteristiche dell’emicrania:

-è un tipo di mal di testa che si manifesta con attacchi che durano da 4 a72 ore

-il dolore è pulsante, colpisce un solo lato della testa, è di intensità media o forte, aumenta con la normale attività fisica,per esempio camminando o salendo le scale, si associa talvolta a nausea, vomito, fastidio per la luce, fastidio per il rumori.

Secondo la classificazione non devono essere presenti contemporaneamente tutte le caratteristiche elencate ma un certo numero di queste.

Cercando di comprendere in una sola descrizione quanto elencato sopra si tratta di un mal di testa che colpisce persone per il resto in buona salute, ma che si trovano a far fronte a degli attacchi anche feroci, che impediscono il più delle volte di lavorare, e rendono penoso anche solo il muoversi per casa, spesso costrette all’immobilità nell’attesa che l’attacco passi.

E’ fondamentale la presenza di un dolore intenso, che in parte o completamente impedisce di  svolgere qualunque attività. Che non si tratti di esagerazioni lo dimostra il fatto che spesso sono impossibili tutte le attività di svago o sportive del tempo libero. Quindi l’emicrania è un nemico non solo del lavoro, inteso come produzione, ma anche dello svago e delle attività creative.

Con quanto qui detto si è dato solo un cenno generale sull’emicrania, in realtà nella classificazione sono descritti sotto questa voce 6 tipi diversi, ognuno con le sue problematiche.

Comunque lo scopo di questo blog è quello di dare un primo orientamento, ricordate la metafora dei meridiani?

Principali caratteristiche della cefalea tensiva:

-il dolore è bilaterale, con sensazione di qualcosa che stringe o pesa (non pulsa),  con  intensità lieve o media,  non peggiora con la normale attività fisica, si può associare a   lieve nausea oppure a intolleranza alla luce o ai rumori.

-la durata è molto più variabile dell’emicrania perchè va da mezz’ora a 1 settimana, fino alle  forme croniche.

Anche in questo caso non è necessaria la presenza di tutti questi criteri ma di un certo numero, come specifica la classificazione.

Da questo elenco possiamo ricavare che la cefalea tensiva è meno forte dell’emicrania, è di tipo diverso, cioè non pulsa, è meno invalidante, a meno che non diventi cronica e allora può incidere sulla qualità della vita.


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Più Salute: Un blog di aggiornamento scientifico sulle cefalee

L’autore di questo blog,  medico e specialista, ha condotto per oltre 30 anni l’ambulatorio per le Cefalee dell’Ospedale San Giovanni Bosco di Torino e condivide qui la sua esperienza professionale rispondendo ai quesiti posti. Il taglio è essenzialmente divulgativo e non intende sostituire il parere diretto del medico di fiducia nei singoli casi.

Il nome di “Meridiani della Salute” si ispira ai Meridiani della medicina cinese.

Nella geografia terrestre Meridiani e Paralleli sono  linee immaginarie ma fondamentali per creare le mappe e stabilire la localizzazione dei punti sulla terra.

Spostando lo sguardo dalla Terra al suo abitante, l’Uomo, troviamo qualcosa di analogo nella Medicina Tradizionale Cinese, che denomina Meridiani delle linee che possono essere tracciate sulla superficie del corpo collegando i due poli, la testa con le estremità.

Una traduzione più precisa dalla lingua cinese indica queste linee come “canali”, vie d’acqua che scorrono per lunghe distanze permettendo comunicazione, scambi, e portando nutrimento.

Questi meridiani costituiscono un tentativo di lettura del funzionamento dell’organismo umano, esaminando le relazioni che esistono tra varie parti del corpo, tra vari organi, tra varie funzioni.

Come i meridiani terrestri forniscono le nostre coordinate nello spazio e nel tempo, così i meridiani cinesi organizzano un sistema di relazioni nel corpo umano. Ma, elemento non meno importante, tengono conto anche delle relazioni tra Uomo e Cosmo, tra Terra e Cielo.

Lo scopo di questo blog  è quindi quello di individuare alcuni punti di riferimento, che possano orientare nel mare  magnum di informazioni sulla salute, in particolare nel campo delle cefalee, e di fornire qualche approfondimento su argomenti che interessano tutti: stile di vita, alimentazione, medicina tradizionale cinese, rimedi popolari, omeopatia.

Negli articoli pubblicati si trovano:

  • informazioni sulle cefalee, diagnosi dei tipi principali di cefalea: 1) emicrania 2) cefalea tensiva 3) cefalea a grappolo
  • linee generali sulla terapia “progressiva” delle cefalee: stile di vita, terapie non farmacologiche e farmacologiche
  • fattori scatenanti o fattori trigger della cefalea
  • esempi pratici

 

Questo sito ha finalità divulgative e non sostituisce il parere del medico che deve essere consultato ove necessario